La sentenza della Corte di Cassazione n. 40682 del 6 novembre 2023, che affronta la responsabilità penale degli amministratori in caso di omicidio colposo sul lavoro, solleva punti importanti sulla gestione della sicurezza aziendale e la responsabilità degli organi di direzione, anche in presenza di deleghe di funzioni.
Estensione dell’obbligo di impedire eventi dannosi:
L’obbligo di evitare eventi dannosi, previsto dall’articolo 40 del Codice penale, si estende in modo significativo per coloro che si trovano in posizioni di garanzia. Gli amministratori, in quanto organo di gestione collettivo, hanno il dovere di attuare misure idonee per prevenire danni ai lavoratori. Questo non può essere delegato completamente, poiché la vigilanza sulla sicurezza resta una responsabilità primaria dell’intero consiglio di amministrazione.
Delega di funzioni e responsabilità:
La Cassazione ha evidenziato che, sebbene siano state adottate deleghe di funzioni, queste non esonerano gli amministratori dalla responsabilità penale. Infatti, la Corte ha rilevato che le carenze organizzative e la gestione inadeguata della sicurezza sono state attribuite al consiglio di amministrazione nel suo insieme, piuttosto che ai singoli delegati. In altre parole, anche quando le funzioni sono delegate, l’amministratore ha il dovere di garantire che i sistemi di gestione e controllo siano efficaci.
Il ruolo delle deleghe e delle carenze organizzative:
Il caso specifico ha messo in luce come, nonostante la suddivisione delle deleghe tra i membri del consiglio (presidente, responsabile del ciclo produttivo e della qualità, e responsabile della gestione infortunistica), le carenze organizzative aziendali abbiano comunque portato alla responsabilità penale dell’intero consiglio. La mancata supervisione sull’idoneità tecnica dei prefabbricati, la gestione inadeguata dei certificati di conformità, e la politica aziendale che subordinava la sicurezza agli interessi economici sono state considerati fattori determinanti nel caso.
Modelli organizzativi e responsabilità:
La sentenza sottolinea l’importanza di un modello organizzativo adeguato, come previsto dall’articolo 30 del TU 81/2008. L’adozione di modelli di verifica e controllo è fondamentale per prevenire incidenti e garantire la sicurezza sul lavoro. L’assenza di un Organismo di Vigilanza (OdV) in grado di monitorare e riferire tempestivamente sulle condizioni di sicurezza è stata un elemento critico nel caso esaminato dalla Corte.
Conclusioni:
Questa sentenza evidenzia che la responsabilità degli amministratori non si limita alla delega, ma richiede un impegno attivo nel mantenere adeguati sistemi di gestione della sicurezza. Le aziende devono adottare modelli organizzativi che non solo delegano compiti, ma assicurano un controllo efficace e continuo sull’attuazione delle misure di sicurezza. Solo in questo modo si può prevenire il rischio di responsabilità penale e garantire un ambiente di lavoro più sicuro per i dipendenti.