Accordo Stato-Regioni: Opportunità, Obblighi e Evoluzione della Formazione sulla Sicurezza

Siamo forse giunti al momento tanto atteso: Giovedì 7 novembre 2024, si riunirà la Conferenza Stato-Regioni per approvare il nuovo accordo che rivoluzionerà la formazione obbligatoria in materia di Salute e Sicurezza. Questo aggiornamento normativo rappresenta un’importante occasione per l’adeguamento delle competenze nel settore e per il miglioramento delle metodologie formative, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro. Esaminiamo insieme i punti chiave che interesseranno formatori, professionisti della sicurezza e aziende.

Punti Chiave del Nuovo Accordo

  1. Modalità di Erogazione dei Corsi
    Verranno introdotte modalità innovative per la formazione tramite videoconferenza, consentendo una maggiore flessibilità e accessibilità, senza sacrificare la qualità e l’efficacia della formazione. Queste modalità saranno adeguatamente regolamentate per garantire il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei discenti.
  2. Estensione dell’Obbligo Formativo
    L’accordo estende i requisiti formativi a tutti i corsi in materia di salute e sicurezza, con indicazioni dettagliate per i formatori e gli enti erogatori. Ogni soggetto coinvolto nella formazione dovrà rispettare requisiti specifici, assicurando così che le competenze trasmesse siano in linea con gli standard più aggiornati.
  3. Verifiche di Apprendimento Obbligatorie
    Per garantire che ogni partecipante mantenga competenze aggiornate e operative, l’accordo prevede verifiche obbligatorie sia nei corsi di base sia in quelli di aggiornamento. Questo cambiamento mira a mantenere alto il livello di preparazione e a garantire una reale efficacia della formazione erogata.
  4. Valutazione dell’Efficacia della Formazione
    Saranno adottati nuovi standard per monitorare e valutare l’efficacia delle competenze acquisite. Gli enti formatori dovranno adottare strumenti per la valutazione post-formazione, al fine di misurare i miglioramenti e il mantenimento delle competenze nel tempo.
  5. Nuovi Percorsi Formativi
    L’accordo introduce percorsi specifici per ruoli chiave in azienda, come i datori di lavoro che non ricoprono il ruolo di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), l’addestramento per chi opera in spazi confinati, nuovi moduli per i preposti e corsi di aggiornamento specifici per gli RSPP datori di lavoro.
  6. Innovazioni nelle Modalità di Erogazione
    Per corsi teorico-pratici, come quelli relativi all’utilizzo di attrezzature o alla formazione dei preposti, sarà esclusa la modalità e-learning. Questa misura assicura che le parti pratiche della formazione siano svolte in presenza, garantendo l’adeguata supervisione e l’applicazione diretta delle competenze.
  7. Organizzazione della Formazione
    L’accordo prevede nuovi criteri per una gestione più efficiente della formazione aziendale, inclusi obblighi di verbalizzazione e conservazione della documentazione formativa. Ogni sessione formativa dovrà essere documentata in maniera rigorosa, garantendo la tracciabilità e il rispetto delle norme.
  8. Nuove Figure Professionali e Competenze
    Viene introdotto il ruolo di tutor d’aula e tutor virtuale. Questi professionisti avranno il compito di supportare i partecipanti durante i corsi, facilitando l’apprendimento e monitorando il progresso individuale. La loro presenza arricchisce il processo formativo e agevola il coinvolgimento dei discenti.
  9. Regime Transitorio e Tempistiche di Attuazione
    L’accordo prevede un regime transitorio con tempistiche di attuazione graduali, per consentire alle aziende e agli enti formatori di adattarsi alle nuove disposizioni. Le aziende potranno pianificare l’adeguamento in modo progressivo, senza compromettere la continuità operativa.

Attesa e Prospettive Future

Con il nuovo Accordo Stato-Regioni, ci troviamo di fronte a un’opportunità unica per innovare il settore della sicurezza sul lavoro e migliorare la qualità della formazione. Professionisti e aziende dovranno quindi prepararsi a un’evoluzione dei requisiti e delle modalità formative, che diventeranno sempre più orientate all’efficacia, alla praticità e all’adeguamento alle esigenze del mercato.

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi dalla Conferenza del 7 novembre, che potrebbe segnare un passo decisivo nella promozione della cultura della sicurezza nel nostro Paese.

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