Siamo forse giunti al momento tanto atteso: Giovedì 7 novembre 2024, si riunirà la Conferenza Stato-Regioni per approvare il nuovo accordo che rivoluzionerà la formazione obbligatoria in materia di Salute e Sicurezza. Questo aggiornamento normativo rappresenta un’importante occasione per l’adeguamento delle competenze nel settore e per il miglioramento delle metodologie formative, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro. Esaminiamo insieme i punti chiave che interesseranno formatori, professionisti della sicurezza e aziende.
Punti Chiave del Nuovo Accordo
- Modalità di Erogazione dei Corsi
Verranno introdotte modalità innovative per la formazione tramite videoconferenza, consentendo una maggiore flessibilità e accessibilità, senza sacrificare la qualità e l’efficacia della formazione. Queste modalità saranno adeguatamente regolamentate per garantire il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei discenti. - Estensione dell’Obbligo Formativo
L’accordo estende i requisiti formativi a tutti i corsi in materia di salute e sicurezza, con indicazioni dettagliate per i formatori e gli enti erogatori. Ogni soggetto coinvolto nella formazione dovrà rispettare requisiti specifici, assicurando così che le competenze trasmesse siano in linea con gli standard più aggiornati. - Verifiche di Apprendimento Obbligatorie
Per garantire che ogni partecipante mantenga competenze aggiornate e operative, l’accordo prevede verifiche obbligatorie sia nei corsi di base sia in quelli di aggiornamento. Questo cambiamento mira a mantenere alto il livello di preparazione e a garantire una reale efficacia della formazione erogata. - Valutazione dell’Efficacia della Formazione
Saranno adottati nuovi standard per monitorare e valutare l’efficacia delle competenze acquisite. Gli enti formatori dovranno adottare strumenti per la valutazione post-formazione, al fine di misurare i miglioramenti e il mantenimento delle competenze nel tempo. - Nuovi Percorsi Formativi
L’accordo introduce percorsi specifici per ruoli chiave in azienda, come i datori di lavoro che non ricoprono il ruolo di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), l’addestramento per chi opera in spazi confinati, nuovi moduli per i preposti e corsi di aggiornamento specifici per gli RSPP datori di lavoro. - Innovazioni nelle Modalità di Erogazione
Per corsi teorico-pratici, come quelli relativi all’utilizzo di attrezzature o alla formazione dei preposti, sarà esclusa la modalità e-learning. Questa misura assicura che le parti pratiche della formazione siano svolte in presenza, garantendo l’adeguata supervisione e l’applicazione diretta delle competenze. - Organizzazione della Formazione
L’accordo prevede nuovi criteri per una gestione più efficiente della formazione aziendale, inclusi obblighi di verbalizzazione e conservazione della documentazione formativa. Ogni sessione formativa dovrà essere documentata in maniera rigorosa, garantendo la tracciabilità e il rispetto delle norme. - Nuove Figure Professionali e Competenze
Viene introdotto il ruolo di tutor d’aula e tutor virtuale. Questi professionisti avranno il compito di supportare i partecipanti durante i corsi, facilitando l’apprendimento e monitorando il progresso individuale. La loro presenza arricchisce il processo formativo e agevola il coinvolgimento dei discenti. - Regime Transitorio e Tempistiche di Attuazione
L’accordo prevede un regime transitorio con tempistiche di attuazione graduali, per consentire alle aziende e agli enti formatori di adattarsi alle nuove disposizioni. Le aziende potranno pianificare l’adeguamento in modo progressivo, senza compromettere la continuità operativa.
Attesa e Prospettive Future
Con il nuovo Accordo Stato-Regioni, ci troviamo di fronte a un’opportunità unica per innovare il settore della sicurezza sul lavoro e migliorare la qualità della formazione. Professionisti e aziende dovranno quindi prepararsi a un’evoluzione dei requisiti e delle modalità formative, che diventeranno sempre più orientate all’efficacia, alla praticità e all’adeguamento alle esigenze del mercato.
Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi dalla Conferenza del 7 novembre, che potrebbe segnare un passo decisivo nella promozione della cultura della sicurezza nel nostro Paese.