Facciamo chiarezza e non facciamoci prendere dall’ansia..

Si parla molto sulle diverse tipologie di mascherine, forse si parla in troppi su quali e come devono essere utilizzate, da creare quasi confusione nelle persone non “addette ai lavori”

Va anche detto che l’argomento è complesso, non tutte le domande trovano semplici risposte e, soprattutto, ci sono sfumature e sfaccettature che devono essere valutate caso per caso, così come ci sono questioni ancora aperte nei confronti delle quali non abbiamo risposte certe.

“Speriamo in queste poche righe di poter dare il nostro contributo a chiarimento per chi ancora avesse qualche dubbio, considerando sempre l’ampiezza dell’argomento e la difficoltà nell’esplicitare i minimi dettagli, sempre in evoluzione; l’importante che ogni approfondimento avvenga sempre solo su fonti autorevoli (principalmente studi scientifici e informazioni aggiornate provenienti da siti istituzionali o di riconosciuta reputazione scientifica).

Molte persone utilizzano la mascherina, ma siamo sicuri di utilizzare quella corretta ed in modo corretto?

Le mascherine possiamo dire sono di due tipologie:

  • chirurgiche;
  • per la protezione delle vie respiratorie (facciali filtranti);

Le prime sono rettangolari, solitamente verdi o azzurre, “presidi ad uso medico”, prodotti conformemente alla norma EN 14683 composte da alcuni strati di tessuto non tessuto, hanno come funzione essenziale quella di proteggere il paziente dalla contaminazione che può provenire dalla vociferazione e, in genere, dall’emissione di gocce di saliva emesse dall’operatore che le indossa

NON FILTRANO L’ARIA INSPIRATA e si indossano agganciandosi alle orecchie con due piccoli elastici.

SERVONO SOLO SE SIETE INFETTI PER EVITARE DI CONTAGIARE QUELLI CHE VI STANNO DAVANTI, o evitare di spargere goccioline di saliva su materiali, alimenti, ecc…

NON SERVONO PER PROTEGGERSI DAL VIRUS.

Le altre sono mascherine Facciali Filtranti, o chiamate mascherine conchiglia, forse più conosciute perché vengono utilizzate nel mondo del lavoro per proteggersi da inquinanti presenti nell’aria ambiente, aerosol solidi o liquidi, sono prodotti conformemente alla norma EN 149 e appartengono alla categoria dei “Dispositivi di Protezione Individuali” (N.B.: esistono anche maschere con filtro intercambiabile, prodotto conformemente alla norma tecnica EN 143), sono quasi interamente costituite da un materiale filtrante e possono possedere o meno una valvola di espirazione. Si distinguono in tre classi, in ordine di protezione crescente: FFP1, FFP2 e FFP3. Non proteggono da gas e vapori e, ai fini della protezione da microrganismi, possono essere considerate idonee solo le semimaschere FFP2 e FFP3 (o i filtri P2 e P3); sempre meglio conoscere la dimensione del microrganismo per fare la scelta corretta.

In modo semplice possiamo dire maggiore è la quantità di particolato o agente che viene bloccato.

In commercio si possono trovare dispositivi certificati contemporaneamente EN 14683 e EN 149: questi offrono la sicurezza della protezione sia per il portatore che per il paziente ma, specie in questo frangente, sono ancora di più difficile reperibilità.

Queste mascherine SERVONO PER PROTEGGERE SÉ STESSI DALLA INALAZIONE DI SOSTANZE PERICOLOSE, pertanto possono essere usate per evitare di contagiarsi da virus e batteri.

Alcune hanno il filtro, (quel piccolo quadratino di plastica presente sulla mascherina), quella è una valvola di espirazione, serve quando il lavoratore è in un ambiente di lavoro caldo e umido: lo aiuta ad espirare meglio perché lascia passare tutta l’aria che espira.

Oltre all’indice di protezione, sulla mascherina trovate un altro indice: 

NR che sta per Non Riutilizzabile oppure R che sta per Riutilizzabile.

NR significa che devono essere usate per un solo turno di lavoro.

Si continua a parlare di ore di lavoro, 6 ore, 8 ore, o più..

Non è un fatto di tempo di utilizzo

Il lavoratore le mette e quando le toglie le deve buttare. 

Ecco perché vengono chiamate “mascherine monouso”.

Altri indicazioni riportate sulle mascherine.

Sulle mascherine trovate altri indici, tipo S, L, C D, ecc.. specifiche necessarie ed obbligatorie per il mondo del lavoro.

Come si indossano le mascherine Facciali Filtranti.

I Facciali Filtranti per far si che funzionino bene DEVONO ADERIRE ERMETICAMENTE SUL VOLTO.

Con barba, baffi, basette, piercing, conformazione del viso particolare, la mascherina non aderisce bene, lo spazio che si crea può lasciar passare elementi, microrganismi ecc. Il virus? Si può entrare!

A breve un articolo dedicato a come si indossano correttamente le mascherine facciali filtranti..

Utilizza il DPI corretto e usa sempre la testa! Se non per estrema necessità #restaacasa #distanzadisicurezza

Condividi:

Facebook
LinkedIn
Leggi altri articoli

Post Correlati

Analisi SEO del tuo sito web

Per posizionarsi nelle prime pagine di Google il tuo sito web deve essere ottimizzato dal punto di vista SEO. Occorre quindi una preliminare analisi SEO,

HSE Manager: funzioni e opportunità

L’HSE Manager è una figura professionale sempre più importante nelle organizzazioni moderne. Questa figura ha la responsabilità di gestire e coordinare gli aspetti legati alla

Realizzazione siti web

Realizzazione siti web. Costruisci la vetrina online della tua azienda per farti trovare dai clienti e offrire i tuoi prodotti e servizi. Non possiamo farci

Parità di Genere

Le organizzazioni che si impegnano a migliorare la parità di genere possono beneficiare di numerosi vantaggi, tra cui un ambiente di lavoro più produttivo, un