In questo periodo di emergenza Covid-19 si sente spesso parlare dei Test Sierologici, in molti si chiedono cosa sono? Soprattutto sono obbligatori?
Cerchiamo di fornire alcune informazioni per poter far luce su questi test.
Cosa sono e a cosa servono
I test, effettuati mediante prelievo del sangue, servono a sapere se un individuo ha avuto o ha in atto un’infezione da SARS-Cov-2, sia in assenza di sintomi o la presenza di sintomi lievi. I test sono in grado di rilevare la presenza di anticorpi nel sangue (IgG ed IgM) che si generano in un individuo, in seguito a contatto avvenuto con il Virus.
Quando fare il test
È sempre possibile eseguire il test, tranne in presenza di sintomi, ormai riconosciuti, da Coronavirus (febbre, tosse, ecc): in tal caso è necessario rivolgersi al Medico Curante ed alle autorità sanitarie competenti per effettuare l’eventuale tampone.
Tipi di test
Esistono 2 tipi di test sierologici: qualitativo e quantitativo.
Test qualitativo: fornisce un risultato sulla presenza o assenza degli anticorpi IgM e IgG.
Test quantitativo: misura l’esatta concentrazione delle IgG nel sangue.
Positività e Negatività del Test
Qualora una persona risultasse positiva è invece fatto obbligo di comunicarlo al proprio Medico curante, oltre che al datore di lavoro, sospendendo la propria attività lavorativa.
In caso di referto negativo si conferma che l’individuo non ha contratto l’infezione nei 7-10 giorni precedenti all’esecuzione del test, ma potrebbe essere nel periodo di incubazione del virus se è venuto in contatto con persone contagiose. In tal caso è necessario ripetere il test almeno 7 giorni dopo il primo prelievo.
Qualunque sia il risultato è necessario continuare a seguire le misure di contenimento previste dalla normativa anti-contagio in vigore.
Chi deve farli?
Ad oggi, la normativa non impone l’obbligo di sottoporsi al test; si può effettuare solo su base volontaria del singolo individuo/lavoratore.
La Regione Toscana, mediante ordinanza n. 39 del 19/04/2020 (ad integrazione della n. 23 del 03/04/2020) ha elencato i lavoratori che, sottoponendosi sempre volontariamente, potranno effettuare il test rapido gratuitamente presso laboratori accreditati.
I lavoratori che non rientrano nell’ordinanza, potranno sottoporsi egualmente ai test, ma sempre su base volontaria.
Il Datore di lavoro può farsi carico della spesa offrendo ai propri lavoratori questa opportunità di tutela della salute. Il lavoratore non è comunque obbligato ad effettuare il test.
I test sono importanti ai fini della prevenzione della trasmissione del virus e per mappare il territorio a livello epidemiologico.