Raccomandazioni Rianimazione Cardiopolmonare da parte della popolazione in caso di sospetta o accertata infezione da COVID-19
Queste raccomandazioni si applicano a chiunque sia testimone di un arresto cardiaco nel quale sia necessario eseguire la RCP e/o utilizzare un defibrillatore semi-automatico esterno (DAE) in ambito extraospedaliero.
ADULTI
Con lo scopo di incoraggiare l’esecuzione della RCP riducendo i rischi per il soccorritore occasionale e in attesa di nuove evidenze scientifiche, NRC raccomanda quanto segue.
In caso di un adulto in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione COVID-19, si raccomanda di eseguire la RCP con le sole compressioni toraciche, seguendo questo algoritmo:
• Valutare la coscienza scuotendo la vittima nella parte inferiore del corpo e stimolando il dolore;
• Valutare il respiro effettuando l’estensione del capo e soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima;
• Chiamare il 112/118 per ricevere assistenza dall’infermiere di centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19;
• Seguire le indicazioni dell’infermiere di centrale;
• Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, iniziare le compressioni toraciche senza ventilazioni, mettendo le mani al centro del torace e spingendo con profondità di 5-6 cm e frequenza di 100-120 min, senza interruzioni;
• Se disponibile un DAE, utilizzarlo secondo la procedura standard;
• Continuare la RCP con sole compressioni e defibrillazione con DAE, se indicata, fino all’arrivo dell’ambulanza, seguendo le istruzioni pre-arrivo della centrale operativa.
L’uso precoce di un defibrillatore aumenta significativamente le probabilità di sopravvivenza della persona e non aumenta il rischio di infezione. Se il soccorritore ha accesso a dispositivi di protezione individuale (DPI), si raccomanda di indossarli.
Al termine della RCP, tutti i soccorritori anche quelli occasionali devono lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool. Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile. Si raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti (Uffici di Igiene di riferimento della propria AUSL, medico di base, numeri telefonici dedicati, ad es. 1500).
BAMBINI
Nei bambini è improbabile che l’arresto cardiaco sia causato da un problema cardiaco, mentre è più probabile che sia legato ad un problema respiratorio. In tal senso, la RCP completa con compressioni toraciche e ventilazioni rimane fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza. In ogni caso, è importantissimo agire rapidamente, chiamando il 118/112, per garantire che il bambino riceva immediatamente il trattamento di cui ha bisogno.
Pur ammettendo che eseguire le ventilazioni di soccorso può aumentare il rischio di trasmissione del virus al soccorritore (ma anche al bambino, nel caso in cui il soccorritore sia infetto, ma asintomatico), va considerato che questo rischio è molto più basso rispetto alla morte certa del bambino in caso non si intervenga con la RCP. Se infatti un bambino non respira normalmente e non viene intrapresa alcuna azione, il suo cuore si fermerà definitivamente esitando in arresto cardiaco.
In base a queste considerazioni, NRC raccomanda quanto segue.
In caso di un bambino in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione COVID-19, si raccomanda di eseguire la RCP completa con compressioni toraciche e ventilazioni e seguendo questo algoritmo:
• Valutare la coscienza scuotendo e chiamando la vittima;
• Valutare il respiro guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale; se necessario, avvicinare il proprio volto a quello della vittima per percepire rumori respiratori;
• Chiamare il 112/118 per ricevere assistenza dall’infermiere di centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19;
• Seguire le indicazioni dell’infermiere di centrale;
Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, iniziare con 30 compressioni toraciche alternate a due ventilazioni, mettendo le mani al centro del torace con frequenza di 100-120 min.;
• Se disponibile un DAE, utilizzarlo secondo la procedura standard.
Continuare la RCP e defibrillazione con DAE, se indicata, fino all’arrivo dell’ambulanza, seguendo le istruzioni pre-arrivo della centrale operativa.
Se il soccorritore ha accesso a dispositivi per la ventilazione senza contatto diretto (maschera tascabile), è ragionevole utilizzarli.
Al termine della RCP, tutti i soccorritori anche quelli occasionali devono lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool. Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile. Si raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti (Uffici di Igiene di riferimento della propria AUSL, medico di base, numeri telefonici dedicati, ad es. 1500).