Un altro dei dubbi più diffusi è proprio questo. Non sapere se i macchinari ante 1996 abbiano o meno il marchio CE.
Macchina del 1996: libretto d’istruzioni e dichiarazione di rispondenza. Quando servono? Perché servono?
C’è una grande confusione sull’argomento.
Innanzitutto, una macchina antecedente al 1996 non può avere il marchio CE, perché non esisteva.
Se qualcuno ti dovesse mai dire “Te la marco io CE!” mandalo a quel paese perché ti sta prendendo in giro. È necessario poi avere una dichiarazione e un’attestazione della macchina, rispetto al testo unico sulla sicurezza.
Allegato 5, al titolo terzo del testo unico 8108.
Questo è il riferimento esatto. Devi fare quindi una dichiarazione di rispondenza all’allegato 5 in cui affermi:
“Il soggetto “x”, dichiara che la macchina è sicura”.
In sostanza, ogni macchina antecedente al 96 deve avere una valutazione del rischio fatta dal suo RSPP.
Ovviamente, la valutazione del rischio ha come obiettivo quello di accertare che la macchina disponga dei requisiti minimi necessari ad ottenere l’attestato o la dichiarazione di rispondenza.
La domanda che sorge spontanea qui è:
“Aspetta però, quando io faccio la valutazione del rischio ci sono sempre dei rischi non risolti. Non esiste il 100% di sicurezza. Questi rischi irrisolti dove li posso riportare? Nel libretto delle istruzioni?”.
Ma prima del ‘96 neanche c’era il libretto delle istruzioni!
Devi farlo da solo. Tu, devi occuparti di formare ed informare i lavoratori.
Come fai a farlo? Attraverso il libretto delle istruzioni. Così, qual ora qualcuno dimenticasse qualcosa, può consultare il libretto che avrai creato appositamente.
Senza libretto, se succede qualcosa, il giudice o il pm chiederanno e indagheranno sul tipo di formazione impartita ai tuoi operai. Quindi, il manuale d’istruzioni, ed in particolare i rischi residui, devono assolutamente essere aggiornati.
A cura dell.Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.