In arrivo 400 milioni di euro dal PNRR per vecchi e nuovi incentivi – Imprenditoria femminile

Imprenditoria femminile: dal PNRR arrivano 400 milioni di euro per potenziare fino al 2026 vecchi e nuovi incentivi. Le risorse sono distribuite tra Fondo Impresa Donna, Nuove Imprese a Tasso Zero e Smart&Start. I dettagli nella notizia pubblicata dal MISE il 10 febbraio 2022.

Imprenditoria femminile: il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, punta a migliorare i livelli di occupazione delle donne con una crescita del 4 per cento. E per farlo mette in campo, tra gli altri strumenti, una leva di 400 milioni di euro per potenziare fino al 2026 vecchi e nuovi incentivi.

La cifra a disposizione sarà distribuita tra Fondo Impresa DonnaNuove Imprese a Tasso Zero e Smart&Start. Con un decreto ad hoc, il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito i parametri della ripartizione, si legge nella notizia pubblicata il 10 febbraio sul sito istituzionale.

Si attende, ora, il provvedimento per poter presentare domanda di accesso ai benefici.

L’investimento, come evidenzia il portale Italia Domani, ha diversi obiettivi:

  • rimodulare gli attuali sistemi di sostegno all’imprenditoria femminile per aumentare la loro efficacia;
  • agevolare la realizzazione di progetti imprenditoriali esistenti;
  • supportare le startup femminili con mentoring e assistenza tecnico-manageriale;
  • creare con un clima favorevole all’imprenditorialità femminile.

    Imprenditoria femminile: 400 milioni di euro dal PNRR per vecchi e nuovi incentivi

    Le risorse saranno destinate in primis al Fondo Impresa Donna, istituito dalla Legge di Bilancio 2021 e non ancora operativo, per cui è stata prevista una dotazione iniziale di 40 milioni di euro per garantire a imprese femminili, già esistenti o da creare, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.La nuova linfa che arriva dal PNRR alimenterà anche strumenti già avviati come Nuove Imprese a tasso Zero, che prevede lo stesso mix di incentivi per la copertura fino al 90 per cento di spese fino a 3 milioni di euro, e Smart&Start che prevede finanziamenti senza interessi fino al 90 per cento per piani d’impresa delle start up da 100 mila euro a 1,5 milioni di euro e servizi di tutoraggio.

    Come si legge nel Decreto MISE pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° febbraio, il totale sarà suddiviso come segue.

    Risorse Tipologie di Incentivi
    160 milioni di euro Fondo Impresa Donna:

    • 38,8 milioni destinate agli incentivi per la nascita delle imprese femminili;
    • 121,2 milioni destinate agli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.
    100 milioni di euro Interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura NITO-ON
    100 milioni di euro Interventi a favore delle imprese femminili a valere sulla misura Smart&Start Italia
    40 milioni di euro Attuazione di misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione sull’imprenditoria femminile

Imprenditoria femminile: 400 milioni di euro dal PNRR per vecchi e nuovi incentivi

La suddivisione dei fondi per l’imprenditoria femminile non riguarda, poi, solo le diverse tipologie di incentivi ma anche i territori.

Il 40 per cento dei fondi previsti dal PNRR saranno destinati a progetti da realizzare nelle seguenti regioni italiane:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

L’investimento punta a sostenere 2.400 imprese femminili entro giugno 2026 con un obiettivo intermedio di 700 da raggiungere entro giugno 2023.

Come si legge sul portale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Italia Domani che fa il punto sul PNRR, i 400 milioni di euro sono diluiti in sei anni.

Risorse per il sostegno dell’imprenditoria femminile Anno
25 milioni 2021
50 milioni 2022
75 milioni 2023
100 milioni 2024
100 milioni 2025
50 milioni 2026

Termini e modalità di presentazione delle domande di accesso agli incentivi saranno indicati con un prossimo provvedimento ministeriale.

Tutti i dettagli sono contenuti nel testo integrale del Decreto MISE del 24 novembre 2021, pubblicato in GU il 1° febbraio 2022.

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