COVID-19: Metodi di Decontaminazione per il riutilizzo delle Mascherine 3M N95

A causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, molte strutture sanitarie stanno subendo carenze di mascherine N95. Avevamo già parlato in un precedente articolo dell’analisi di 3M in merito alla disinfezione delle mascherine, e di come la multinazionale NON raccomandi o supporti la disinfezione delle mascherine. In un nuovo documento 3M fa il punto della situazione per quanto riguarda invece i metodi di decontaminazione delle mascherine, basandosi sulle indicazioni fornite dal Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti.

Strategie per ottimizzare il rifornimento di mascherine N95.

Il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie degli Stati Uniti ha pubblicato il documento “Strategie per Ottimizzare il Rifornimento di Mascherine N95” (“Strategies for Optimizing the Supply of N95 Respirators”). In questo documento, il CDC raccomanda strategie di capacità convenzionali, strategie di capacità di emergenza (durante carenze previste) e strategie di crisi (durante ben note carenze). Le strategie di emergenza e quelle di crisi includono indicazioni in merito all’ottimizzazione dei Dispositivi di Protezione Individuale: l’utilizzo delle mascherine N95 oltre la loro data di scadenza, l’uso prolungato delle N95, l’uso di altre tipologie di mascherine, l’uso di mascherine provenienti da altri Paesi e il riutilizzo delle mascherine prima della decontaminazione delle stesse.

Il metodo “attesa e riutilizzo”.

Il CDC afferma che, secondo le ricerche, il virus COVID-19 sopravvive fino a 72 ore su varie superfici; per questo motivo raccomanda un approccio di “attesa e riutilizzo” prima di considerare altri metodi di decontaminazione.

Quello che segue è un estratto delle linee guida fornite dal CDC in merito a questo metodo:

“L’operatore sanitario indosserà una mascherina al giorno, per poi riporla in un sacchetto di carta traspirante alla fine di ogni turno. L’ordine di utilizzo delle FFR deve essere ripetuto con un minimo di cinque giorni tra ogni utilizzo di FFR. Per questo motivo, ogni lavoratore necessiterà di almeno cinque FFR, assicurandosi che le indossino, tolgano, ne abbiano cura, e le ripongano accuratamente ogni giorno. Il personale sanitario deve utilizzare le FFR come se fossero ancora contaminate, e seguire le precauzioni delineate nelle nostre raccomandazioni per il riutilizzo. Dovessero le forniture essere ancora più limitate, e non fossero disponibili cinque mascherine per ciascun operatore, potrebbe essere necessaria la decontaminazione delle FFR.”

Sperimentazione dei processi di decontaminazione.

Sulla base delle linee guida del CDC, diverse aziende di sterilizzazione stanno sperimentando dei processi di decontaminazione per mascherine facciali filtranti N95. Anche 3M sta collaborando con aziende di sterilizzazione e con istituti per testare gli effetti dei processi di decontaminazione sulla vestibilità e sulle performance di filtraggio di alcune 3M N95 FFR. Le analisi che stanno effettuando includono il Perossido di Idrogeno Vaporizzato, l’UV e il Calore Umido a Bassa Temperatura.

Le attuali informazioni diffuse da 3M portano alle seguenti conclusioni per tutte le mascherine facciali a filtraggio di particelle:

  • 3M NON raccomanda l’utilizzo di Ossido di Etilene a causa di preoccupazioni significative associate a intossicazione.
  • 3M NON raccomanda l’utilizzo di Radiazioni Ionizzanti a causa della diminuzione delle performance del filtro.
  • 3M NON raccomanda l’uso di Microonde a causa dello scioglimento della mascherina in prossimità di componenti metalliche, che ne compromette la vestibilità.
  • 3M NON raccomanda l’uso di Alte Temperature, Autoclave, o Calore a causa della degradazione del filtro.

Vi invitiamo a consultare il documento rilasciato da 3M e la tabella che mostra lo stato dei test in corso e di quelli completati, e degli EUA rilasciati. 3M dichiara che ulteriori informazioni e aggiornamenti saranno disponibili non appena il lavoro sarà completato e revisionato insieme alle agenzie di regolamentazione.

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